Gemmologia
Questo minerale fa parte dei Fillosilicati e la sua formula chimica è NaAl[Si2O6] + Ca, Fe. Mg, Mn Non è propriamente un minerale, ma una composizione di più minerali, quali Giadeite e Nefrite che si dispongono a creare una struttura di granuli molto fini e fibre intersecate. Il colore non è quasi mai uniforme, solitamente è verde per via della presenza di Cromo ma talvolta si scorgono sfumature sulle tonalità del viola/lavanda.
Provenienza
Numerosi sono i luoghi di estrazione di Giada, la varietà Nefrite (la più diffusa) deriva da antichi giacimenti in Nuova Zelanda, qui troviamo anche un'isola chiamata “Isola di Giada” proprio perché è il luogo in cui avviene l'estrazione del minerale. Altre giacimenti sono poi in Brasile, Nord America, Russia e Australia.
La varietà di Giada più pregiata invece, è la Giada Giadeite, il giacimento più copioso di questa varietà si trova in Birmania.
Mitologia
Molte curiosità mitologiche ci vengono tramandate dalla Cina, qui infatti la Giada era considerata sacra e veniva impiegata nella realizzazione di urne perché si pensava avesse la facoltà di allontanare gli spiriti maligni. Veniva considerato simbolo di ricchezza e abbondanza e aveva la stessa importanza dell'oro. Confucio la descriveva come la pietra “dalle undici virtù” tra cui benevolenza, fedeltà educazione e sincerità... secondo la cultura di Confucio ogni uomo avrebbe dovuto costruire la propria condotta in accordo con le virtù della Giada.
Cristalloterapia
Abbinata al Chakra del Cuore, la Giada ha una funzione di purificazione del sangue e del sistema immunitario in generale.
È la pietra della “Salute”, infatti pone in equilibrio l'intero organismo. Aiuta a migliorare l'attività renale e allevia i gonfiori. Dona calma e serenità invitando alla benevolenza, apre la mente e riequilibra le emozioni aiutando a far chiarezza e a rinnovarsi.
Pulizia e ricarica
Come tutte le pietre, la Giada può essere scaricata dopo l'uso sotto l'acqua corrente. Noi consigliamo sempre di creare un vero e proprio rapporto con la pietra e di “ascoltarla”, imparando a riconoscere quando ci sia bisogno di rigenerarla e risciacquarla con l'intento di donarle purificazione.